La quinta settimana della spedizione AKOR è stata un completo successo. Nonostante piccoli inconvenienti nell'ultima settimana, la squadra continua ad andare avanti, navigando attraverso il desolato deserto artico.

Ora hanno recuperato il ritardo della settimana precedente, quando problemi medici e la rottura degli attacchi degli sci avevano causato alcuni problemi significativi. Attualmente la squadra percorre almeno 20 km al giorno, con grinta ed emozioni ai massimi livelli.

Il momento clou della settimana sono stati due giorni da 26 km, grazie al bel tempo e ad un vento a favore costante. Hanno anche attraversato per due giorni l'Isola del Devon, dove hanno potuto approfittare della neve scivolosa, che ha permesso loro di accelerare nonostante la leggera pendenza.

L'isola di Devon è conosciuta come la più grande isola disabitata del mondo, con un'area di 55.247 km2 e senza residenti permanenti. Questo deserto polare può sperimentare temperature invernali di -50 °C e ospita solo una piccola popolazione di bue muschiato, insieme a remote popolazioni di uccelli e piccoli mammiferi.

Nicolas ha descritto l'isola come "paradisiaca".

Si sono imbattuti in un lago dove la neve era stata completamente spazzata via così da poter ammirare perfettamente il ghiaccio traslucido, spesso diversi metri e del colore dell'ebano.

Si dice che sia lo spettacolo più bello che abbiano mai visto finora.

Una volta che la squadra ha attraversato l'isola di Devon, la consistenza del ghiaccio è migliorata drasticamente. Sono riusciti a mantenere un ritmo costante, recuperando il tempo perduto la scorsa settimana.

Il fatto che non ci siano state bufere di neve questa settimana è stata una grazia salvifica per gli esploratori. La scorsa settimana sono state prese molte lunghe pause, costretti a fermarsi dalle incombenti bufere di neve di questo ambiente spietato.

Queste bufere di neve artiche possono causare gravi blackout, mettendo in pericolo la vita degli animali e degli esploratori che rimangono intrappolati nelle tumultuose tempeste di vento.

Se gli uomini riusciranno a mantenere questo ritmo, dovrebbero arrivare a Resolute nei prossimi otto giorni.

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